Bolletta dell’Energia Elettrica

La bolletta spiegata: il dettaglio consumi e importi

Come abbiamo spiegato nell’articolo della precedente settimana “Bolletta del Gas” , ogni due mesi arrivano nella nostra cassetta della posta, oppure via e-mail, le fatture delle nostre forniture. Questa volta ci occuperemo della bolletta dell’energia elettrica. In media il consumo annuale di una famiglia tipo varia tra i 2500 kWh e i 4000 KWh, che corrisponde ad una spesa media compresa tra i 750 euro e i 1200 euro. Proveremo ancora ad entrare entrare nel dettaglio delle singole voci che la compongono, per conoscere più da vicino che cosa paghiamo. Prima di tutto, è bene sapere che le voci riportate nella bolletta non sono una scelta del fornitore ma sono definite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e valide per tutti.
Dal 1 gennaio 2016 l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI) ha introdotto la bolletta 2.0: una versione di bolletta del gas rinnovata nella grafica e nei contenuti, con l’obiettivo di aumentarne chiarezza e facilità di lettura.
Ecco quali sono le novità principali:

  • Un formato più snello e moderno
  • Termini più chiari
  • Voci essenziali di spesa ben evidenziate

Andiamo ora ad analizzarle punto per punto.

NUOVO FORMATO DELLA BOLLETTA DELL’ENERGIA ELETTRICA

La prima novità riguarda il formato. La nuova bolletta può contenere tutte le informazioni di principale interesse in una singola pagina anziché comporsi di tre fogli differenti come avveniva in passato.
L’Autorità ha stabilito che nel mercato libero ogni società fornitrice ha la possibilità di scegliere la veste grafica che ritiene più opportuna, purché contenga tutti i dati necessari. E’ inoltre obbligatorio che i fornitori rendano disponibile sui rispettivi siti internet delle guide alla lettura della bolletta, specifiche per ogni prodotto commercializzato, contenenti una descrizione completa delle singole voci che compongono gli importi fatturati.
A rendere più snello e compatto il documento ha contribuito principalmente l’eliminazione degli elementi del dettaglio di spesa, che non saranno più riportati a meno che se ne faccia esplicita richiesta. In tal caso il fornitore ha l’obbligo di fornirli, mentre saranno sempre inviati in caso di risposta a reclami o contenziosi.

TERMINOLOGIA CHIARA

Le voci presenti nella bolletta della luce sono molto importanti per capire da cosa è costituita la spesa che sosteniamo periodicamente per l’elettricità e conoscerle ci può aiutare ad ammortizzare i consumi in maniera ottimale. È bene ricordare che alcune delle componenti del prezzo dell’energia elettrica dipendono dal fornitore, mentre altre rimangono invariate. Saper leggere correttamente la bolletta è importante perché è l’unico modo per essere certi di pagare quanto realmente dovuto e capire quale è il consumo di energia elettrica effettivo.

Le tante sigle, spesso di difficile interpretazione, che entravano a far parte della vecchia bolletta sono accorpate in quattro voci di spesa principali dai nomi più chiari:

  • Spesa per la materia energia
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  • Spesa per oneri di sistema
  • Imposte

Mediamente queste componenti incidono nel costo della fornitura secondo i dati riportati nel grafico che segue

Fonte: elaborazione su dati dell’Autorità (AEEGSI) – Relazione annuale sullo stato dei servizi e dell’attività svolte del 31 marzo 2017

In casi particolari possono essere presenti anche altre voci di spesa: Ricalcoli; Altre partite; Bonus sociale.
Nelle bollette in cui viene addebitata una quota del canone di abbonamento TV è presente anche la voce di spesa Canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
I clienti interessati possono sempre chiedere all’impresa, con le modalità stabilite dall’impresa stessa, di ricevere, insieme alla bolletta, gli elementi di dettaglio, cioè un documento aggiuntivo che riporta, per ogni voce di spesa della bolletta sintetica, i prezzi unitari, le quantità fatturate e i relativi importi da pagare.
A parità di consumi i prezzi variano per diversi fattori: la categoria di uso che può essere Domestico o Altri Usi (riservato ai soggetti giuridici), in base alla potenza disponibile dal contatore o se siamo in presenza di un contatore per condominio. I prezzi sono anche diversi per le forniture domestiche per residenti o per le forniture domestiche non residenti. Negli ultimi anni è stato poi introdotta la fornitura riservata alle pompe di calore.
Anche il metodo di pagamento (seppur in maniera lieve) incide sulla variabilità dei costi:
  • Utilizzare il RID come metodo di pagamento o ricevere la bolletta in formato elettronico può rappresentare talvolta un risparmio in bolletta rispetto al pagamento col bollettino postale o all’invio della bolletta in formato cartaceo. Nel Mercato di Tutela il pagamento con addebito sul conto corrente prevede uno sconto di 6€/anno.
  • ricevere la fattura in formato digitale anziché cartaceo fa la differenza. Nel Mercato Libero alcuni fornitori addebitano un costo aggiuntivo in bolletta (in media pari a 2€) per i clienti che preferiscono utilizzare il bollettino come metodo di pagamento e la fatturazione cartacea.

Andiamo ora a scoprire cosa contengono queste voci.

COS’E’ LA SPESA PER LA MATERIA ENERGIA?

La spesa per la materia energia è costituita:
  • da quota fissa (€/anno), indipendente dal consumo (si paga anche in assenza di esso). È la parte del prezzo, espressa in euro/anno, che si paga per avere un punto di consegna attivo, anche in assenza di consumo e, nel caso dell’elettricità, qualunque sia la potenza impegnata. Il prezzo annuo viene applicato in bolletta in quote mensili o giornaliere
  • e quota energia (€/kWh), che si paga in proporzione al consumo ed è l’unica parte variabile della tariffa energetica, ossia quella che determina la differenziazione delle tariffe elettriche nel mercato libero dell’energia. La quota energia è composta da:
Prezzo dell’energia: costo di acquisto dell’energia elettrica.
Perdite di rete: pesano circa il 10,4% sul prezzo dell’energia. Nel Servizio di Tutela sono incluse nel prezzo dell’energia, mentre nel mercato libero sono fatturate separatamente.
Dispacciamento: costo del servizio che garantisce l’equilibrio tra energia immessa nelle reti elettriche ed energia prelevata dai clienti finali.
Perequazione: componente che serve a garantire che gli importi pagati dal cliente per energia e dispacciamento siano i costi effettivi sostenuti dal fornitore.
Può essere aggiornato ogni trimestre. Per i clienti domestici il prezzo è uguale per il trimestre, mentre per i clienti non domestici può variare di mese in mese.
Comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale.

Nel mercato tutelato le tariffe applicate nei servizi di vendita sono fissate e aggiornate ogni 3 mesi dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas in base alle quotazioni medie dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali nei 9 mesi che precedono l’aggiornamento. Le tariffe che saranno applicate anche nel mercato libero partono da queste quotazioni.

Nel dettaglio della voce “Spesa per la materia energia” confluiscono le seguenti componenti (esempio di bolletta domestica relativa alle condizioni economiche del secondo trimestre 2017) :

dove:

  • PE – (Prezzo Energia) Corrisponde al costo previsto per l’acquisto dell’energia elettrica che viene poi rivenduta ai clienti finali. Comprende anche le perdite di rete, cioè il costo dell’energia che non arriva in modo utile al punto di consegna. Si applica all’energia consumata (euro/KWh). Se l’utenza è dotata di un contatore elettronico tele letto, il prezzo è diverso a seconda della fasce orarie in cui l’energia viene consumata, altrimenti il prezzo è uguale in tutte le fasce orarie.
  • PD – (Prezzo Dispacciamento) Copre il costo del servizio che garantisce, in ogni momento della giornata, l’equilibrio tra l’energia complessivamente immessa nelle reti elettriche e l’energia complessivamente prelevata dai clienti finali. Si applica all’energia consumata (euro/kWh).
  • PVC – (Prezzo Commercializzazione Vendita) corrisponde ai costi fissi sostenuti per svolgere le attività di gestione commerciale dei clienti; è parametrizzata ad un livello corrispondente ai costi medi attribuibili alle imprese di vendita che operano nel mercato libero ed è compensata mediante la componente DispBT. Si applica in misura fissa (euro/anno).
  • DISPbt – Serve a compensare la differenza tra gli importi complessivamente versati tramite la componente Commercializzazione (PVC) e i costi di gestione commerciale riconosciuti alle imprese di vendita in regime di tutela (diversi da quelli delle imprese di vendita del mercato libero, considerati dalla componente PCV). Si applica in misura fissa (euro/anno), a credito del cliente, e per le utenze in abitazioni di residenza anagrafica anche all’energia consumata (euro/kWh), con prezzo più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • PPE – (Prezzo Perequazione Energia) componente che serve a garantire che gli importi complessivamente pagati ogni trimestre dai clienti serviti in regime di tutela con le componenti Prezzo dell’energia (PE) e Dispacciamento (PD) equivalgano ai costi di acquisto e dispacciamento effettivamente sostenuti per fornire loro l’energia. Per questo motivo la componente PPE può avere segno positivo (a debito del cliente, quando i costi effettivi risultano superiori a quelli previsti) o segno negativo (a credito del cliente, quando i costi effettivi risultano inferiori a quelli previsti). Si applica all’energia consumata (euro/kWh).

COS’E’ LA SPESA PER IL TRASPORTO E LA GESTIONE DEL CONTATORE?

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è legata al trasporto dell’energia. Le tariffe sono stabilite dall’Autorità Garante per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI), quindi il prezzo non varia tra i diversi fornitori. La spesa complessiva è il risultato di 3 componenti:

  • Quota fissa (€/cliente/mese), indipendente dal proprio consumo;
  • Quota potenza (€/KW/mese), applicata alla potenza impegnata;
  • Quota energia (€/kWh), applicata all’energia consumata.

Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica.

Sia nel mercato tutelato che nel mercato libero, le tariffe applicate nei servizi di rete sono fissate e aggiornate annualmente o trimestralmente dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, tenendo conto dell’inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza fissati dall’Autorità. Questa quote sono quindi obbligatoriamente applicate dal distributore al fornitore.

Nel dettaglio della voce “Spesa per il trasporto e la gestione del contatore” confluiscono le componenti (esempio di bolletta domestica relativa alle condizioni economiche del secondo trimestre 2017) :

dove:

  • Tariffa di trasporto, distribuzione e misura (a1, a2 e a3) – Copre i costi sostenuti per trasportare sulla rete di trasmissione nazionale e distribuire sulle reti di distribuzione locale l’energia elettrica, nonché per gestire e leggere i contatori e per gestire i dati delle letture. E’ composta da una parte fissa a1 (euro/anno), una parte applicata alla potenza impegnata a2 (euro/kW/anno) e una parte applicata all’energia consumata a3 (euro/kWh).
  • UC3 – Componente destinata a coprire gli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione. Si applica all’energia consumata (euro/kWh).
  • UC6 – Serve per coprire una parte dei costi del sistema di incentivi alle imprese che gestiscono le reti di trasporto e di distribuzione per interventi che comportano un miglioramento della qualità del servizio. È composta da una parte applicata alla potenza impegnata (euro/kW/anno) e una parte applicata all’energia consumata (euro/kWh).

COS’E’ LA SPESA PER ONERI DI SISTEMA?

La spesa per oneri di sistema, copre i costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico ed il prezzo è stabilito dall’AEEGSI trimestralmente, quindi non varia in base al fornitore scelto. In particolare abbiamo:

  • Quota fissa (€/cliente/mese), non è legata ai consumi e si applica solo alle abitazioni di non residenza;
  • Quota energia (€/kWh), applicata in base all’energia consumata e, quindi, pagata da tutti indipendentemente dalla residenza.

Solo nel caso dell’energia elettrica, esiste una differenza tra le tariffe per i residenti e le tariffe per i non residenti presso l’indirizzo di fornitura; ciò determina un incremento del 35% nella spesa annua per la fornitura di energia elettrica per le abitazioni di non residenza rispetto a quelle di residenza anagrafica.

Le tariffe possono variare in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri; di norma vengono riviste ogni trimestre.

Nel dettaglio della voce “Spesa per oneri di sistema” confluiscono le componenti (esempio di bolletta domestica relativa alle condizioni economiche del secondo trimestre 2017) :

dove:

  • A2 – Serve a coprire i costi per le attività di smantellamento delle centrali nucleari dismesse e la chiusura del ciclo del combustibile nucleare. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato. Si applica all’energia consumata (euro/kWh), per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • A3 – Serve per finanziare il sistema di incentivi riconosciuti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (ad esempio il sole, il vento) o fonti assimilate alle rinnovabili. Si applica all’energia consumata (euro/kWh) e in quota fissa (euro/anno); per le abitazioni il prezzo applicato all’energia consumata è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno. La quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica.
  • A4 – Serve per coprire le agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario. Si applica all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • A5 – Serve a finanziare le attività di ricerca in aree di interesse del sistema elettrico nazionale e a beneficio dei consumatori, i cui risultati sono pubblici. Si applica all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni, il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • Ae – Serve a finanziare le agevolazioni alle imprese manifatturiere servite in media e alta tensione con cicli produttivi che richiedono elevati consumi di energia elettrica. Si applica all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • As – Serve a finanziare il sistema dei bonus destinati ai clienti domestici del servizio elettrico che si trovano in stato di disagio fisico o economico. Non si applica ai clienti che godono del bonus. Si applica all’energia consumata (euro/kWh).
  • UC4 – Serve per coprire i maggiori costi di 12 piccole aziende elettriche che operano sulle isole minori e delle imprese distributrici con meno di 5.000 clienti. Si applica all’energia consumata (euro/kWh); per le abitazioni il prezzo è più basso per i consumi fino a 1.800 kWh/anno.
  • UC7 – Serve per finanziare gli interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (ad esempio, sostituzione di elettrodomestici o lampadine con modelli a basso consumo; sostituzione di caldaie e scaldabagni con modelli ad alto rendimento; interventi sull’involucro edilizio). Si applica all’energia consumata (euro/kWh).
  • MCT – (Misure di Compensazione Territoriale) Componente che serve per finanziare le misure di compensazione a favore dei siti che ospitano centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare e, in futuro, il deposito nazionale delle scorie. Una parte del gettito è destinata al bilancio dello Stato. Si applica all’energia consumata (euro/kWh).

QUALI SONO LE  IMPOSTE?

Le imposte, che rimangono invariate per ogni fornitore e sono stabilite dalle leggi statali. Esse sono costituite:

  • dalle accise, che si applicano all’energia consumata (euro/kWh);
  • dall’IVA applicata sull’importo totale della bolletta (di conseguenza è influenzata anche dalla tariffa scelta). Per le forniture ad uso domestico attualmente l’IVA è applicata al 10% sul costo totale della bolletta; per i clienti con “usi diversi” l’IVA è pari al 22% (alcune attività produttive godono dell’aliquota ridotta pari al 10%). I clienti domestici fino a 3 kW di potenza e con consumi inferiori a 1.800 kWh annui godono di un’agevolazione sull’accisa se l’abitazione è di residenza anagrafica.

VOCI IN EVIDENZA

L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico ha stabilito le informazioni che non devono mai mancare nella bolletta del gas al fine di garantire la trasparenza verso l’utente finale. Andiamo quindi a vedere quali voci troveremo sempre riportate, indipendentemente da quale sia il nostro fornitore.

 SPESE

Le voci di spesa che troveremo sempre indicate sono:

  • Spesa per la materia energia
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  • Spesa per oneri di sistema
  • Totale imposte e Iva
  • Totale della bolletta

Oltre a queste, altre tre voci devono essere indicate solo se oggetto di fatturazione:

  • Ricalcoli
  • Altre partite
  • Bonus sociale
  • Canone di abbonamento alla televisione per uso privato

Per queste ultime è obbligatorio fornire tutte le informazioni necessarie a comprendere i motivi per cui si applicano (es. conguagli, errate fatturazioni precedenti…).
Deve inoltre essere indicata chiaramente la modalità di pagamento, la scadenza entro la quale lo stesso va effettuato e l’eventuale suddivisione dell’importo in rate.

esempio di fatturazione

 CONSUMI

Le ultime letture del contatore, o le stime più recenti laddove i valori di queste ultime non fossero disponibili, non possono mai mancare anche nella bolletta 2.0 affinché il consumatore sia informato su quali consumi sta effettivamente pagando. Nel caso in cui siano presenti compensazioni per i consumi stimati di periodi precedenti, devono essere indicati chiaramente anche gli importi già fatturati con le relative stime raffrontate ai consumi reali.
Inoltre, almeno una volta all’anno deve essere mostrato il dettaglio dei consumi degli ultimi 12 mesi.

 INFORMAZIONI DI FATTURAZIONE

Questi dati sono necessari per comprendere tutti i dettagli sulla bolletta stessa e sulla fornitura alla quale si riferisce. Rientrano in questa categoria dati essenziali quali:

  • Gli estremi della bolletta (data invio, periodo di riferimento)
  • Il tipo si servizio (tutela o mercato libero)
  • I dati identificativi dell’intestatario della fornitura e l’indirizzo di recapito
  • I dati della fornitura (indirizzo, POD, tariffa sottoscritta)

Infine vanno sempre indicati gli aggiornamenti di prezzi e tariffe, così come le variazioni delle condizioni economiche del servizio di tutela che avvengono ogni tre mesi. Queste ultime sono infatti ritenute funzionali ad una interpretazione più consapevole della bolletta.

POSSIBILITÀ’ DI RATEIZZARE LE BOLLETTE

La possibilità di rateizzazione delle bollette scadute è regolata con la delibera 258/2015/R/ l’Authority per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico che chiarisce i diritti degli utenti morosi. Le regole vanno incontro a molti consumatori che fanno fatica a saldare regolarmente le fatture per le spese domestiche. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste l’applicazione della norma per le bollette scadute. Vi è la possibilità di fare domanda di rateizzazione per le bollette non pagate anche dopo il termine di scadenza delle stesse. Si legge nella delibera che la possibilità di rateizzare le bollette deve essere concessa obbligatoriamente quando si tratta di fatturazione a conguaglio o se i consumi non sono stati registrati dal contatore per problemi di malfunzionamento non attribuibili al cliente.
Per ulteriori informazioni è disponibile il Numero Verde dello Sportello per il consumatore 800 166 654.

Per ulteriori approfondimenti potete consultare la pagina dedicata dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI)

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